Happy forever
Caterina Tognon presenta “Happy Forever”, personale di Silvia Levenson.
L’artista argentina compie una nuova tappa nel suo percorso artistico, da sempre indirizzato ad esplorare la sfera dei rapporti interpersonali all’interno della vita privata e quotidiana con un particolare e approfondito interesse per l’universo femminile e infantile.
“Happy Forever” presenta una grande installazione realizzata ad hoc per la galleria e precisamente per il salone di Palazzo Da Ponte a Venezia.
L’artista arreda il salone con un divano, una poltrona, un puff, un televisore, un tappeto ed una lampada di produzione Ikea, i cui rivestimenti tessili sono stati ricoperti con pazienza dall’artista con piccole tessere di vetro iridato, unite tra di loro da fili di rame rivolti verso l’esterno, respingendo provocatoriamente la presenza umana.
L’opera sottolinea come la casa diventi oggi un luogo di difesa eccessiva, ad oltranza, della privacy e, quindi, di isolamento.
“...In questa istallazione utilizzo mobili che racchiudono la memoria dei corpi e della quotidianità. Uso poltrone e divani per parlare di rapporti interpersonali (...). La pelle di vetro: trasparente, fragile e pericolosa isola negativamente le persone... ”
L’opera presenta anche un video trasmesso dal televisore del soggiorno: “Everything is OK”; si tratta del secondo episodio della trilogia realizzata a quattro mani con Natalia Saurin. Nel video compare una giovane donna intenta a cucinare il pranzo per il suo cane. Una serie di innocui incidenti domestici la porteranno a perdere più volte l’autocontrollo e, solo grazie dall’uso di pillole e farmaci, riuscirà a terminare il pasto.
Il video riflette sulle tensioni della vita quotidiana descrivendo sarcasticamente l’investimento emotivo che, nella nostra attuale società, poniamo nella ricerca di una “forma obbligata di felicità”.
SILVIA LEVENSON | SHORT BIO
E' nata a Buenos Aires (Argentina) nel 1957, abita in Italia dal 1981.
Discendente da una famiglia di ebrei scampati ai pogrom russi del 1904, lei stessa a sua volta in fuga dall’Argentina di Videla. Silvia Levenson scruta la crudele arena domestica con un invidiabile black humor da sopravissuta. Ha esposto in diverse mostre collettive e personali ed è presente in numerose collezioni pubbliche, fra cui Il Corning Museum of Glass, Corning, NY, the Museum of Fine Art, Houston, USA e la Coleccion Casa de Las Americas, Cuba. E' presente con regolarità nelle più importanti fiere d'arte contemporanee internazionali.
NATALIA SAURIN | SHORT BIO
Nata a Buenos Aires (Argentina) nel 1976.
Giovane artista che vive e lavora a Milano, alterna alla sua attività di fotografa e performer. E’ parte del gruppo di performers musicali Allun.